lunedì 2 dicembre 2013
Tesi e tesine copiate da wikipedia.it: non è colpa degli studenti!
sabato 8 giugno 2013
L'insegnante che studia va sempre punito
L'insegnante che studia va sempre punito In questa nostra terra generosa solo di bellezze artistiche ma povera di rispetto per la professionalità siamo arrivati a un punto tale per cui invece di limitarci, come si fa da sempre, a non tenere conto di criteri meritocratici, ci si ingegna, con inventiva tanto fantasiosa quanto crudele, a punire anche con la perdita del posto di lavoro chi più si prepara. E non lo si fa mica così, lasciandolo all'iniziativa personale garantita dal ricoprire ruoli dirigenziali che danno margine decisionale ampio per la valutazione della professionalità altrui, no, lo si fa grazie a disposizioni contrattuali con la connivenza e il supporto entusiasta dei sindacati (perché mai dovrebbero interessarsi di esigue minoranze che non fanno molta cassa?). Se sei un insegnate di ruolo entusiasta e curioso, pronto a sacrifici, economici e personali enormi pari solo alla tua voglia di crescere professionalmente, guardati bene dal cercare di soddisfare osceni desideri di ulteriore formazione, perché potresti diventare perdente posto anche se sei di ruolo da una vita. Facciamo un esempio: i tuoi studi privati ti portano a pubblicare qualcosa e ti rendi conto che forse potresti fare addirittura una ricerca, allora tenti un concorso per prendere il dottorato di ricerca. Ti giochi un'intera estate sui libri, fai il concorso, lo superi e vai in congedo per portare a termine il tuo progetto. Quando dopo 3 anni di sacrifici pari solo all'entusiasmo, anche perché nel tuo piccolo e provinciale comune di residenza non c'è alcuna sede universitaria (quindi hai fatto molti pieni di benzina e consumato gli pneumatici in modo irrimediabile), con la tesi quasi pronta ti prepari a ritornare a scuola pronto a rimpinguare con tutto ciò che hai imparato l'offerta formativa della tua sede, ti accorgi che la sede non ce l'hai più. Cos'è successo? Bene il contratto del comparto scuola articolo 5 prevede che il periodo trascorso in dottorato di ricerca, al contrario di qualunque altra occupazione per cui è previsto il congedo straordinario, come mandati politici, sindacali, ecc, azzeri tutti i punti di continuità sulla scuola per cui scivoli giù in graduatoria e hai ottime possibilità di diventare perdente posto: studiare qui da noi è equiparabile ad un reato, mentre tutelare attività che poco o nulla hanno a che fare con l'insegnamento è prioritario per il nostro sistema dell'istruzione e per i sindacati. Quale logica autolesionista e/o programmatica ci sia dietro tanto accanimento contro quegli insegnanti che hanno desiderio e capacità di continuare a formarsi lo lascio decidere a voi, io una mia idea ce l'ho, ma non credo che conti nulla visto che sono stata così stupida da continuare a studiare dopo 20 anni di insegnamento per soddisfare la mia inesauribile sete di conoscenza.
martedì 7 maggio 2013
‘Die Grenzen meiner Sprache bedeuten die Grenzen meiner Welt’ Wittgenstein
lunedì 18 gennaio 2010
Tutor intelligenti e sensibili: un'altra ricetta americana per il successo degli studenti.
I primi risultati sono incoraggianti perché l’utilizzo di questi software sperimentali ha prodotto un aumento del 10% di successi nei test di geometria per studenti che li abbiano utilizzati per una settimana. Grazie a braccialetti dotati di sensori in grado di rilevare alterazioni del polso e della sudorazione, a sensori nell’imbottitura della sedia, che leggono la postura ed a sensori sul mouse, che registrano l’eventuale aumentare della pressione della stretta sul mouse stesso, eventuali segnali di frustrazione sono immediatamente tamponati dal tutor computerizzato.
martedì 24 novembre 2009
PERCHE' UNA SCUOLA A MISURA DI GENERAZIONE DIGITALE
Se ci fossero ancora dei dubbi in merito all'indispensabilità dell'adozione della multimedialità per garantire alle nuove generazioni una formazione efficace e di qualità, il video qui sopra può aiutare a dissiparli.
Per i nativi digitali l'acquisizione non avviene per assorbimento ma attraverso una modalità di ricerca ed attività di esplorazione: è indispensabile che gli insegnanti costituiscano un offerta culturale approfondita e che prendano coscienza del nuovo, importantissimo ruolo che devono ricoprire nella progettualità dei nuovi percorsi di apprendimento. Il libro muto e inerte non può più essere la fonte principale di conoscenza: la sua staticità lo condanna ad un'obsolescenza inefficace e rapida.
Qualunque sia lo stile di apprendimento dei ragazzi, tenerli seduti per ore dietro ai banchi ad ascoltare passivamente un insegnante che rigurgita informazioni, non è certo il modo migliore per ottenere la loro attenzione. Farli scrivere per pubblicare il loro blog al mondo ha molto più senso che scrivere un tema esclusivamente per l'insegnante, ed estendere la classe ben al di là delle quattro mura con simulazioni e viaggi virtuali consente di creare progetti che aiutano a sviluppare la "disciplined mind" in senso gardneriano.
mercoledì 28 ottobre 2009
FARE ADDESTRARE GLI INSEGNANTI ALL'USO DEL COMPUTER DAI RAGAZZI
martedì 6 ottobre 2009
CORSO DI FORMAZIONE IN E-LEARNING A MALTA
Fra gli obiettivi dichiarati vi era l’intenzione di demistificare l’e-learning e renderlo accessibile anche a persone non tecnicamente preparate, l’uso pratico di strumenti per creare percorsi di e-learning, la condivisione di esperienze positive fra i partecipanti.
Purtroppo alcuni dei link forniti durante il corso ed accessibili dal sito dell’Across Limits, relativi a risorse teoriche o pratiche utili per la creazione di e-learning, non sono più operativi o il loro ultimo aggiornamento risale a qualche anno fa.
Durante le sessioni di lavoro ho scoperto i due seguenti siti che non conoscevo e che meritano una consultazione attenta:
1. Internet Public Library (IPL)
una straordinaria biblioteca on line che, non solo fornisce risorse di qualità per l’insegnamento/apprendimento di qualunque argomento (fondata dall’Università della Michigan School of Information e ospitata dal College Information Science and Technology dell’Univeristà di Drexsel), ma si impegna persino a effettuare ricerche su richiesta in caso non si trovi quanto desiderato.
2. Project Gutenberg
una collezione gratuita on line di 30.000 libri in tutte le lingue(file audio e/o di lettura) prodotta da migliaia di volontari.
Le esperienze più positive di questo brevissimo periodo di formazione all’estero – il quarto del genere nella mia carriera – sono state Ina, Solveiga e Cristina: le altre tre altre insegnanti provenienti da Finalndia, Lituania e Romania. Lo scambio di idee, opinioni e l’amicizia che è nata tra noi grazie alla condivisione della voglia di crescere professionalmente (cosa non comune nell’ambiente scolastico che frequento) porteranno sicuramente a scambi culturali fra studenti e collaborazioni.
Inoltre, la mia nuova amica finlandese mi ha confermato quello che avevo già letto in diverse relazioni del OECD/CERI in merito alla validità ed alla efficacia del sistema scolastico di questo paese nordico i cui quindicenni, con 8.000 ore in meno di lezione rispetto ai coetanei italiani, sono i primi per risultati del test PISA, mentre i nostri ragazzi sono gli ultimi.